Cessione del Quinto per Dipendenti Pubblici
Tassi agevolati, pratiche veloci e fino a €75.000 per dipendenti di Stato, Enti Locali e Sanità

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Vantaggi della Cessione del Quinto per dipendenti pubblici
- Tassi Privilegiati: condizioni economiche vantaggiose grazie alla stabilità lavorativa garantita dal pubblico impiego. Risparmi fino al 30% sugli interessi rispetto ad altre forme di prestito.
- Nessuna Motivazione Richiesta: libertà di utilizzo della somma richiesta senza dover giustificare la finalità del prestito. Massima privacy e flessibilità nelle tue scelte.
- Procedure Semplificate: iter burocratico ridotto grazie alle convenzioni con gli enti pubblici. Meno documenti da presentare e processi più veloci.
- Zero Controlli CRIF: valutazione del merito creditizio basata sulla stabilità del posto di lavoro, non sullo storico creditizio. Accessibile anche in presenza di altri finanziamenti.
- Trattenuta Diretta in Busta Paga: Gestione automatica del rimborso tramite il sistema NoiPA. Nessuna preoccupazione per scadenze o pagamenti manuali.
- Estinzione Anticipata Agevolata Possibilità di estinguere il finanziamento prima della scadenza a condizioni vantaggiose, con penali ridotte rispetto ai dipendenti privati.
Requisiti minimi
- Essere dipendente di un'amministrazione pubblica, ente locale o azienda a partecipazione statale
- Avere un contratto a tempo indeterminato
- Anzianità di servizio minima di 6 mesi (invece dei 12 mesi richiesti ai dipendenti privati)
- Età compresa tra 23 e 68 anni (con possibilità di estensione fino a 75 anni per alcune categorie)
- Essere titolare di un conto corrente bancario o postale
- Residenza in Italia
FAQ
Domande frequenti
I dipendenti pubblici godono di condizioni particolarmente vantaggiose quando richiedono una cessione del quinto, grazie alla maggiore stabilità lavorativa percepita. I principali benefici includono tassi di interesse più bassi (mediamente inferiori dell’1-1,5% rispetto ai dipendenti privati), importi finanziabili più elevati (fino a €75.000), procedure di approvazione più rapide (3-5 giorni lavorativi) e requisiti di accesso meno stringenti. Inoltre, non è necessario giustificare la finalità del prestito e l’approvazione è pressoché garantita anche in presenza di segnalazioni in banche dati creditizie, poiché la valutazione si basa principalmente sulla stabilità del posto di lavoro.
Sì, anche i dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato possono accedere alla cessione del quinto, a condizione che la durata residua del contratto sia sufficiente a coprire almeno il 50% della durata del finanziamento richiesto. In questi casi, potrebbero essere applicate condizioni leggermente diverse rispetto ai colleghi a tempo indeterminato, come un importo massimo finanziabile inferiore o tassi leggermente più elevati per compensare il maggior rischio. È importante presentare, oltre alla normale documentazione, anche una copia del contratto di lavoro con chiara indicazione della scadenza. Per una valutazione precisa del tuo caso specifico, ti consigliamo di contattare un nostro consulente.
Il calcolo del quinto cedibile per i dipendenti pubblici viene effettuato considerando lo stipendio netto mensile, ovvero quanto effettivamente percepito dopo le trattenute fiscali e previdenziali. Da questo importo viene calcolato il 20% (un quinto), che rappresenta la rata massima mensile sostenibile. Nel caso dei dipendenti pubblici, vengono conteggiate tutte le voci fisse e continuative della retribuzione, inclusi eventuali assegni ad personam o indennità permanenti, mentre vengono esclusi dal calcolo elementi variabili come straordinari, bonus una tantum o indennità temporanee. È importante notare che eventuali altre trattenute già presenti in busta paga (come alimenti, altri prestiti o pignoramenti) riducono proporzionalmente l’importo del quinto cedibile.
Il passaggio da un’amministrazione pubblica a un’altra non comporta alcuna interruzione o modifica del finanziamento in corso. In caso di mobilità o trasferimento, è necessario comunicare tempestivamente il cambiamento alla società finanziaria, che provvederà a notificare la cessione alla nuova amministrazione. Quest’ultima subentrerà automaticamente nell’obbligo di trattenuta della rata dalla busta paga. La procedura è completamente standardizzata e regolata dalla normativa sul pubblico impiego: il fascicolo relativo alla cessione del quinto viene trasferito insieme al resto della documentazione del dipendente, garantendo la continuità delle trattenute senza alcun disagio o intervento da parte tua. Questo rappresenta un ulteriore vantaggio rispetto ai dipendenti privati, per i quali il cambio di datore di lavoro può comportare procedure più complesse.
I dipendenti pubblici in periodo di prova possono generalmente richiedere la cessione del quinto, ma con alcune limitazioni. Le società finanziarie solitamente richiedono il superamento di almeno il 50% del periodo di prova previsto dal contratto collettivo di riferimento. Per i dipendenti delle amministrazioni centrali, questo significa aver completato almeno 3 mesi del periodo di prova semestrale standard. Durante questa fase, potrebbero essere applicate condizioni più restrittive, come una durata massima del finanziamento più breve o un importo finanziabile ridotto. Una volta superato definitivamente il periodo di prova e confermato in ruolo, è possibile rinegoziare le condizioni per adeguarle a quelle standard dei dipendenti pubblici a tempo indeterminato, beneficiando di tutti i vantaggi esclusivi della categoria.
Sì, i dipendenti pubblici hanno la possibilità di richiedere contemporaneamente sia una cessione del quinto sia una delegazione di pagamento, arrivando così a impegnare fino al 40% dello stipendio netto mensile (due quinti). Questa soluzione, conosciuta come “doppio quinto”, permette di ottenere un importo significativamente maggiore rispetto alla sola cessione. Le amministrazioni pubbliche sono autorizzate a trattenere entrambe le quote, purché lo stipendio residuo sia sufficiente a garantire il minimo vitale al dipendente. Per accedere a questa possibilità, è necessario che la prima cessione sia già in essere da almeno 6 mesi e che siano rispettati i requisiti standard per entrambi i finanziamenti. Alcune amministrazioni potrebbero richiedere documentazione aggiuntiva per autorizzare la doppia trattenuta, ma il nostro team di consulenti è specializzato nella gestione di queste pratiche complesse.